​Ambiente, in Umbria raccolta dei Raee sotto le cinquemila tonnellate​

Diffusi gli ultimi dati relativi allo smaltimento dei particolari rifiuti: riscontrato un calo del 12,1% tra le province di Perugia e di Terni

Meno di cinquemila tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche raccolti durante il 2022. Questo, per quanto riguarda l’Umbria, uno dei dati più significativi inclusi nell’ultimo Rapporto regionale sui cosiddetti Raee, a cura del Centro di Coordinamento apposito.

Proprio in merito alla raccolta di questi particolari rifiuti, in Umbria ci sarebbe stato un calo pari al 12,1% rispetto al 2021. Una flessione da non sottovalutare, in quanto di gran lunga superiore a quella riscontrata su scala nazionale, giù del 6,2%.

Nonostante il passo indietro fatto tra le province di Perugia e di Terni, un risultato simile non impatterebbe sulla classifica nazionale per volumi complessivi di Raee avviati a riciclo: ad oggi, l’Umbria resterebbe al diciassettesimo posto. Da osservare come la raccolta pro capite evidenzi una flessione del 10,8%, attestandosi a circa 5,8 kg per abitante.

Entrando più nel dettaglio rispetto alla raccolta di Raee nel territorio, spiccano le riduzioni delle raccolte di freddo e clima (R1) e di grandi bianchi (R2): nel primo caso ci sarebbe stata una contrazione pari al 5,9%, nel secondo un calo del 12%.

Ancora più netta, in ogni caso, la diminuzione relativa al corretto smaltimento delle televisioni e degli apparecchi con schermo, giù del 22,8% (nel territorio di Terni -25,6%, in quello di Perugia -22%). Per Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento Raee, bisognerebbe capire dove finiscano quei rifiuti che vanno ad accumularsi di giorno in giorno nella Regione e, soprattutto, quale economia sommersa vadano ad alimentare.

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