Economia, imprese giovanili in calo nel territorio umbro

Registrata una diminuzione importante tra il 2019 e il 2022: preoccupato Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio

Da una particolare indagine nazionale svolta dalla Camera di Commercio dell’Umbria, emerge come tra il 2019 e il 2022 le imprese giovanili della Regione siano scese del 10,2%. A fronte di una flessione media nazionale pari al 6,8%, nell’arco di appena tre anni tra le province di Perugia e di Terni si sarebbe verificata una contrazione di oltre settecentocinquanta aziende.

Quanto alla percentuale di imprese giovanili sul totale delle imprese, l’Umbria mostrerebbe una minore spinta sulla vocazione imprenditoriale degli under 35, tanto da piazzarsi al sedicesimo posto. Sempre riguardo l’imprenditoria giovanile, in provincia di Terni ci sarebbe una predisposizione maggiore, considerando come nel territorio vi sarebbe l’8,1% delle aziende giovanili del Paese (a Perugia, invece, si viaggia sul 7%).

Curioso, tuttavia, come tra il 2019 e il 2022 la diminuzione delle stesse imprese giovanili sia stata più forte proprio nell’area meridionale della Regione: dal 9,3% di quattro anni fa, si sarebbe arrivati proprio all’8,1%. A Perugia, invece, si sarebbe partiti dal 7,8% per arrivare a un 7% che deve comunque far riflettere.

Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, ha espresso molta preoccupazione per il fatto che il calo delle imprese giovanili nel territorio sia più netto rispetto all’invecchiamento progressivo della popolazione. Evidenti, per Mencaroni stesso, le criticità in merito alla scarsa vocazione imprenditoriale dei giovani umbri.

Diverse, a quanto pare, le ragioni alla base di un’involuzione continua. Di certo l’innalzamento generale dei costi, unito alla tradizionale difficoltà italiana sul passaggio generazionale, non sta affatto aiutando.

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