Abusi ai danni delle nipoti: rinvio a giudizio per lo zio “orco” dell’Altotevere

A processo il quarantenne di Città di Castello: ritorno in aula previsto nel mese di settembre

Una decisione tutto sommato prevedibile, considerando le dinamiche di una vicenda molto inquietante. È stato rinviato a giudizio lo zio “orco”, quarantenne dell’Altotevere, per l’esattezza di Città di Castello, accusato di abusi sessuali nei confronti delle due nipoti, molestate in tenera età.

Entrambe hanno partecipato all’udienza davanti al gip, Piercarlo Frabotta, pronto a mandare a processo l’uomo che tornerà in tribunale il prossimo 13 settembre. Dalla ricostruzione effettuata nel tempo, basata ovviamente sulle confessioni delle vittime, oggi ventenni, l’incensurato sarebbe stato protagonista di violenze ripetute, andate avanti addirittura per quasi dieci anni.

Una delle due ragazze sarebbe stata avvicinata fino al 2019, con fatti e circostanze già finiti al centro di un incidente probatorio. Per l’altra, invece, un paio di episodi raccontati in famiglia.

Le due ragazze avrebbero impiegato molto tempo a trovare il coraggio di denunciare l’accaduto, spiegando come nella maggior parte dei casi lo zio abbia abusato di loro nella casa della nonna, in una frazione di Città di Castello. Lì, molto spesso, entrambe venivano lasciate a dormire dai rispettivi genitori.

Proprio in quell’abitazione viveva l’uomo, trentenne all’epoca dei fatti. Le sue vittime predilette, attualmente residenti tra la provincia di Perugia e quella di Arezzo, attendono ora di conoscere il verdetto: per l’uomo il pm ha formulato la gravissima imputazione di violenza sessuale.

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