Diligenti e precise, generose e determinate, a livello lavorativo le donne umbre possono tranquillamente rivendicare maggiori tutele. Dati alla mano, dopo circa cinque anni tutto sommato “equilibrati”, nel 2022 sarebbero tornate ad aumentare le denunce di infortunio.
Le prime rilevazioni legate all’anno scorso, confermerebbero un incremento superiore al 30%. Una crescita, a quanto pare, condizionata soprattutto dai contagi da Covid, piuttosto frequenti e ripetuti tra le donne umbre, soprattutto tra quelle in servizio nel settore sanitario.
Per fortuna, almeno rispetto al 2021, ci sarebbe stata una diminuzione degli eventi mortali: dai sette casi dell’anno prima a uno soltanto avvenuto, in itinere, nel 2022. In merito a tale aspetto, l’obiettivo resta sempre quello di arrivare a zero episodi, tuttavia nell’arco di un anno la situazione sembrerebbe essere decisamente migliorata.
Attenzione anche alle malattie professionali: considerando quelle protocollate dall’Inail nella Regione, tra le province di Perugia e di Terni ci sarebbe stata una crescita del 29,5% rispetto al 2021. Due anni fa vennero certificati più di duemilatrecento episodi, nel 2022, invece, circa tremila, e non è di certo poco.
Insomma, è evidente una risalita abbastanza netta, che non può passare inosservata. In occasione della Giornata internazionale dedicata alla donna, la direttrice regionale di Inail Umbria, Alessandra Ligi, ha voluto rimarcare l’impegno istituzionale nell’analisi delle cause e dei fattori di rischio, nonché nell’individuazione e nel sostegno di tutte quelle soluzioni che possano migliorare la sicurezza di ogni lavoratrice.