Terremoto nel Centro Italia: nuove risorse dal Consiglio d’Europa e dalla Cassa Depositi e Prestiti

In arrivo trecentocinquanta milioni di euro per gli edifici danneggiati: l'obiettivo resta quello di migliorare la qualità delle abitazioni e dei siti produttivi

L’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco, e il governatore della Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, Carlo Monticelli, hanno sottoscritto un nuovo accordo per aiutare le popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma nel 2016. In arrivo ulteriori trecentocinquanta milioni di euro utili per andare a ricostruire edifici privati, o ad uso produttivo, danneggiati dal terribile terremoto.

Le risorse stanziate vanno ad aggiungersi agli altri trecentocinquanta milioni già mobilitati dalla Ceb nel 2018. Importante sottolineare il fatto che i fondi impegnati da Cassa Depositi e Prestiti consentiranno allo Stato italiano un sensibile risparmio finanziario nell’arco dei venticinque anni complessivi di durata del finanziamento.

La somma stabilita di recente confluirà nel Plafond Sisma Centro Italia e sarà veicolata, attraverso le banche convenzionate, a famiglie e imprese dei territori sulla base dello stato di avanzamento degli interventi di ricostruzione ammessi alle agevolazioni. Gli oneri di rimborso dei finanziamenti saranno a carico dello Stato mediante un meccanismo che prevederà il riconoscimento, a favore dei beneficiari, di un credito di imposta che sarà ceduto alle banche e che le stesse andranno poi a utilizzare in compensazione dei propri debiti fiscali.

Scannapieco ha ricordato che, negli ultimi anni, Cdp ha messo in campo circa tre miliardi di euro per le famiglie e le imprese dell’Abruzzo, del Lazio, delle Marche e dell’Umbria. L’intento, del resto, è quello di contribuire attivamente all’articolato processo di ricostruzione e, al tempo stesso, di migliorare la qualità delle abitazioni e dei siti produttivi.

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