Dati abbastanza significativi e su cui riflettere con attenzione. Presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, in Senato, è stato presentato il quarto Rapporto Censis-Tendercapital sulla sostenibilità sociale e la rinnovata sfida del welfare italiano.
Un lavoro articolato e realizzato con l’obiettivo di mettere in luce, tramite le opinioni e i comportamenti degli italiani, le difficoltà a cui vanno incontro le famiglie e lo Stato. Insomma, due pilastri del modello sociale nostrano chiamati a misurarsi con nuove ristrettezze e crisi globali.
Solo il ritorno del lavoro quale fonte primaria di opportunità di ascesa reddituale e sociale potrà permettere al welfare di ricominciare a erogare servizi essenziali e di ammortizzare eccessive disparità. Gli italiani, intanto, appaiono abbastanza preoccupati per il futuro prossimo della società: l’84,9% percepirebbe incertezza e insicurezza.
Ad allarmare molto, in questo periodo storico, il blocco della mobilità sociale: secondo il 58,6% dei cittadini interpellati, un fenomeno simile farà aumentare le disparità sociali. Il 43,3% degli italiani prevederebbe meno equità e giustizia sociale nel Paese, mentre il 36,9% temerebbe minore attenzione ai diritti dei lavoratori.
In seguito alla minaccia dell’inflazione, l’86,9% dei cittadini sarebbe favorevole a indicizzare retribuzioni, salari e stipendi all’aumento dei prezzi per tornare alla cosiddetta scala mobile. I costi più alti si tradurrebbero infine in minor consumo di beni e servizi a parità di reddito, così il 59,7% della popolazione punterebbe a ridurre le spese per l’abbigliamento e il 62,3% quelle per i viaggi e il tempo libero.