Omicidio di Meredith Kercher: Raffaele Sollecito in Cassazione per risarcimento

L'ingegnere pugliese intenzionato a farsi pagare per i danni subiti negli anni: dopo il parere negativo dei giudici, ecco un nuovo tentativo

Anche se assolto in maniera definitiva per la morte di Meredith Kercher, Raffaele Sollecito continua a ribadire come tutto il filone di indagini successivo alla tragedia, avvenuta a Perugia nel 2007, abbia rovinato per sempre lui e la sua famiglia. In seguito ai presunti danni subiti, tempo fa lo stesso Sollecito chiese un risarcimento di oltre un milione di euro facendo affidamento sulla legge in materia di responsabilità civile dei magistrati.

Un tentativo, questo, non andato a buon fine, poiché i giudici hanno poi respinto tutto in primo e in secondo grado. In seguito a tale rigetto, l’ingegnere informatico pugliese ha deciso di rivolgersi alla Cassazione e di andare fino in fondo.

Nel ricorso sarebbero contenuti tutti i presunti errori commessi durante le indagini, almeno secondo Sollecito. L’assenza di un avvocato difensore nelle prime fasi istruttorie, ad esempio, avrebbe avuto un peso non indifferente, così come la mancata presa in considerazione di alcuni testi e del suo alibi.

Non dimenticando i quattro anni passati in carcere prima dell’assoluzione in appello e della successiva scarcerazione dopo ben tre gradi di giudizio, ancora oggi Sollecito punta il dito contro chi gli avrebbe gettato fango addosso. Nel tempo è riuscito a ripartire, facendosi strada a Milano dal punto di vista lavorativo, ma lo Stato, a suo avviso, non lo avrebbe mai aiutato a dovere.

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