Un’azione concreta per invertire un trend preoccupante. Con l’intento di contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, secondo l’Invalsi pari al 15% tra le province di Perugia e di Terni, è stato lanciato il progetto “Evo 4.0 – Educazione inclusiva per l’Umbria di domani”.
L’obiettivo è quello di sostenere circa centosessanta ragazzi della Regione, con età compresa tra i quattordici e i diciassette anni, per cui il rischio effettivo è quello di allontanarsi per sempre dal mondo dell’istruzione. A loro verrà quindi offerto un percorso educativo di scoperta e sperimentazione, destinato ad accompagnarli nella costruzione di una prospettiva lavorativa e di una nuova idea di futuro.
Il piano previsto risulta essere complementare a quelli scolastici e si articola in diverse fasi: dall’ingaggio dei ragazzi, in collaborazione con gli istituti coinvolti, alle attività di orientamento individuale, senza dimenticare quelle mirate alla conoscenza dei temi della produzione digitale. Ciò a cui si punta è dare vita a un affiancamento individuale ai singoli studenti, funzionale a impostare un’idea di sviluppo personale nonché professionale.
Diverse le zone della Regione dove “Evo 4.0” si andrà ad articolare, visto che tra i comuni coinvolti risultano esserci pure Città di Castello, Foligno, Narni, Perugia e Orvieto. La durata complessiva sarà di trentasei mesi, otto dei quali saranno dedicati alla preparazione operativa.
Per Libero Mario Mari, presidente della Consulta delle Fondazioni Umbre che promuove e finanzia l’iniziativa, la pandemia ha avuto delle pesanti ripercussioni rendendo molto più complesso l’accesso a determinate opportunità educative. Con “Evo 4.0” si tenterà di dare una mano a chi vive in situazioni di svantaggio sociale, economico e territoriale.