Caro energia, gli effetti dei rincari sui comuni italiani

Preoccupanti i dati contenuti in uno studio curato da Demoskopika: per gli enti comunali una stangata da quasi un miliardo

Contraccolpi pesanti per chi amministra città e paesi dello Stivale. Secondo un particolare studio realizzato da Demoskopika, nel 2022 il caro energia avrebbe comportato una vera e propria stangata per i comuni italiani.

A quanto pare, lo scorso anno ci sarebbe stata una spesa generale per i consumi vicina al miliardo di euro. In media ogni municipio avrebbe sborsato circa centoventunomila euro, e lo scenario non sembra essere dei migliori.

Secondo Raffaele Rio, presidente di Demoskopika, nei mesi a venire i cittadini potrebbero pagare seriamente le conseguenze di un fenomeno complesso. In caso di mancati interventi da parte dello Stato, le famiglie potrebbero finire per pagare ancora di più o, peggio ancora, potrebbero vedersi privati di alcuni servizi.

Le voci di bilancio dei comuni, contenenti le tariffe che i cittadini pagano abitualmente, sarebbero lievitate dell’11,5%. Qualora la situazione non dovesse mutare, i comuni stessi potrebbero ritoccare le imposte locali per far fronte agli aggravi di spesa dovuti proprio al caro energia.

Per il presidente Rio bisognerebbe ascoltare il grido di allarme dei sindaci, altrimenti sarà sempre più difficile ammortizzare i tributi locali. Il rischio concreto è che si vada a generare un circuito forzato, dagli effetti imprevisti per poter garantire un volume di entrate giusto per il corretto funzionamento della macchina amministrativa.

Trasporti, parcheggi, servizi scolastici, asili nido, cultura: queste alcune delle aree con servizi a domanda individuale in cui, durante il 2022, si sarebbero concentrati i maggiori incrementi. Per come si stanno mettendo le cose, non sarebbero da escludere rialzi sull’addizionale comunale Irpef e sulla Tari.

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