Vigili del Fuoco: confermati gli assetti straordinari nelle aree colpite dal sisma

In Umbria, nelle Marche e nel Lazio presidi attivi fino a dicembre: disposizione data da Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione civile

Un atto che testimonia l’attenzione, da parte del mondo istituzionale, verso chi sta ancora facendo i conti con diverse e oggettive difficoltà. Confermata la permanenza dei presidi straordinari dei Vigili del Fuoco nelle regioni del Centro Italia colpite dal sisma più di sei anni fa, quindi Umbria, Marche e Lazio.

La disposizione è stata data da Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione civile. Tale decisione è stata presa all’esito delle necessità espresse dal territorio dopo la verifica della disponibilità all’impiego da parte degli stessi Vigili del Fuoco e, ovviamente, in seguito al parere favorevole del commissario straordinario per la Ricostruzione, Guido Castelli.

Soddisfatto l’umbro Emanuele Prisco, sottosegretario all’Interno, secondo il quale la permanenza di tali assetti testimonia l’importanza del ruolo svolto dai Vigili del Fuoco nelle aree devastate dal terremoto del 2016. La professionalità degli agenti resta indispensabile, così come la piena collaborazione di tutti gli enti protagonisti nell’opera di ricostruzione ora affidata proprio a Castelli.

Prisco ha dichiarato che il personale rimarrà fino al mese di dicembre in funzione di supporto per gli interventi nelle zone più delicate. Per quanto riguarda l’Umbria, le unità di personale attive risultano essere cinque (stesso numero anche nel Lazio, mentre nelle Marche ne resteranno sedici).

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