Mercato immobiliare, settore in crescita in Umbria

Dall'Agenzia delle Entrate una serie di dati che testimoniano il buon momento: si teme una possibile stangata in merito ai tassi di interesse

Continua a crescere, in Umbria, il mercato immobiliare. Una crescita progressiva, a quanto pare non condizionata più di tanto dall’incertezza economica determinata dagli effetti della guerra in Ucraina e dall’aumento dell’inflazione.

Secondo l’Agenzia delle Entrate, nel primo trimestre del 2022 si sarebbe registrato in tutto il Paese un +12%, rispetto a un anno prima, in termini di numero di compravendite di immobili residenziali. Per quanto riguarda invece quelli non residenziali, destinati a vari usi, sempre a livello nazionale ci si aggirerebbe intorno al 12,8%.

Insomma, dati alla mano il mattone sembra continuare a rappresentare una sorta di bene “rifugio” per la comunità, nonostante il momento storico piuttosto complesso. Ad oggi ciò che preoccupa è la possibile stangata sui tassi di interesse, un’ipotesi che comincia a serpeggiare.

Rispetto all’ultimo report curato dall’Agenzia delle Entrate, la Borsa immobiliare dell’Umbria giudica interessanti i numeri da poco diffusi (si attendono quelli legati alle singole Regioni). Nel Centro Italia, l’incremento delle transazioni degli immobili residenziali sarebbe pari al 9,8%, almeno nei capoluoghi.

Per Francesco Marco Maiotti, membro del Comitato per il listino della Borsa immobiliare, sarebbe opportuno monitorare l’andamento dei tassi di interesse sui mutui. Del resto, il timore di incappare in un drastico innalzamento dei costi è concreto.

Se in termini di erogazioni si nota un boom di mutui concessi agli under 35, per gli stessi mutui emergono due aspetti significativi: la brusca frenata delle surroghe e l’alta richiesta di durata superiori ai quindici anni.

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