Contromisure necessarie per far fronte a un’emergenza che preoccupa sempre di più. Il problema della siccità, evidente in Umbria così come in altre Regioni italiane, ha indotto di Sindaci di Perugia e di Corciano a intervenire in maniera netta e tempestiva con l’intento di scongiurare eventuali sprechi di acqua.
Fino al prossimo 21 settembre saranno in vigore le ordinanze appena firmate e stabilite in seguito alle richieste avanzate da Umbra Acque per il solito motivo: salvaguardare la risorsa idrica estratta dal sottosuolo. L’azienda ha poi ricordato come durante il periodo estivo il maggior consumo di acqua venga accentuato da usi impropri quali l’annaffiamento degli orti e dei giardini e i lavaggi ricorrenti degli autoveicoli. Abitudini di questo tipo, con la situazione attuale, andrebbero assolutamente evitate.
Con il provvedimento firmato da Andrea Romizi, per circa tre mesi viene di fatto vietato a Perugia il prelievo di acqua dalla rete idrica per scopi diversi da quelli domestico-sanitari, come ad esempio l’irrigazione dei prati e il riempimento delle piscine private e delle fontane ornamentali. A proposito di piscine, potranno essere riempite soltanto quelle che fanno capo ad attività commerciali o associative.
Anche a Corciano l’ordinanza del primo cittadino Cristian Betti rimarrà in vigore fino al 21 settembre. In questo caso si vieta l’utilizzo dell’acqua del pubblico acquedotto per innaffiare orti e giardini, lavare auto o superfici scoperte e riempire le stesse piscine, anche quelle non fisse. I soli utilizzi permessi saranno quindi quelli domestici, igienico-sanitari, produttivi e per l’antincendio.
In entrambi i Comuni i controlli saranno effettuati dalla Polizia municipale, che potrà multare i cittadini da un minimo di venticinque a un massimo di duecentocinquanta euro.