Il problema della diminuzione dei servizi bancari, la necessità di interrompere il fenomeno dei tagli al personale, lo spettro dell’usura nei piccoli centri urbani. Questi alcuni dei temi affrontati nel corso della tavola rotonda intitolata “Il valore della partecipazione per lo sviluppo delle comunità locali”.
Organizzato da First Cisl Lazio e contraddistinto da numerosi interventi, l’evento è andato in scena ad Amatrice, presso l’Auditorium della Laga, edificato dopo il terribile sisma del 2016. Una scelta non casuale quella di Amatrice, simbolo di ripartenza e ricostruzione.
Da anni il settore bancario sta attraversando una fase complessa. Nel giro di poco tempo sono cambiate molte cose, e al momento ciò che conta è garantire servizi efficienti alle persone, soprattutto a quelle che non risiedono in grandi città come Roma.
Tante le questioni affrontate durante la lunga sessione di lavori. In linea generale, è stata condivisa l’idea di fare qualcosa in più per chi fa impresa in provincia. A Rieti, così come ad Amatrice, c’è gente che con grande impegno cerca di tenere in piedi l’economia locale.
L’ultimo intervento in sala è stato tenuto da Riccardo Colombani, segretario generale di First Cisl. Il potenziale dell’Italia è fuor dubbio, bisogna soltanto agire in maniera più concreta. Un incontro utile per fare il punto della situazione in un periodo piuttosto incerto. Scongiurare la desertificazione bancaria è solo uno dei tanti obiettivi.
