Un confronto costruttivo nel ricordo di una persona scomparsa troppo presto. A Roma, presso Palazzo Wedekind, si è tenuto il convegno intitolato “Dalla riforma Biagi ai nuovi lavori”.
Organizzato dall’Ugl e moderato da Davide Desario, direttore di “Leggo”, l’incontro andato in scena all’interno della Sala Angiolillo ha permesso di riflettere a lungo su Marco Biagi, docente di Diritto del Lavoro e consulente del Ministero assassinato vent’anni fa. Un uomo sempre aperto al dialogo, capace d’intuire, in tempi non sospetti, l’importanza di un mercato del lavoro flessibile.
Diversi i relatori presenti. Tra loro anche Pasquale Viespoli e Maurizio Sacconi (in collegamento invece Giulio Romani, segretario confederale della Cisl). Se il primo, in passato Sottosegretario del Ministero del Lavoro, si è soffermato a lungo sulle trasformazioni subite nel tempo dalle diverse attività lavorative tuttora esistenti, l’ex Ministro ha parlato a lungo di Biagi e del suo pensiero.
Immancabile un riferimento a “Il modo di Biagi. Dizionario della modernità del lavoro”, libro pubblicato da Adapt University Press e dedicato al compianto giuslavorista.
Dalle criticità odierne che interessano vari settori allo smart working, dallo spostamento della produzione fuori dai confini nazionali ai possibili scenari futuri. Questi alcuni degli argomenti trattati nel corso di un evento indubbiamente ricco di spunti.
