Crisi in Ucraina, ecco il sostegno per i profughi dal Governo

Firmato da Mario Draghi il Dpcm tramite cui garantire servizi, integrazione e assistenza ai cittadini ucraini: previsto un contributo mensile di trecento euro a ogni adulto

Una serie di aiuti volti ad agevolare la permanenza in Italia di migliaia di persone in difficoltà. Il premier Mario Draghi ha firmato il Dpcm tramite cui garantire servizi, integrazione e assistenza ai cittadini ucraini, per i quali l’Europa ha concesso la protezione temporanea per un anno.

Tra i punti principali del decreto, il contributo di trecento euro, per un massimo di tre mesi, ai profughi adulti che si fermeranno in Italia, anche se provenienti da un Paese terzo. Se a ogni minore di euro ne spetteranno centocinquanta, un nucleo familiare composto da un adulto e due bambini ne riceverà seicento.

Il Dpcm stabilisce inoltre che saranno le questure a concedere il permesso di soggiorno temporaneo, per quanto sia l’ordinanza firmata dal capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, a definire i dettagli dell’assistenza. Più di settantacinquemila, fino ad oggi, gli ucraini che hanno varcato i confini italiani: previsti, per loro, l’accoglienza diffusa e il contributo di sostentamento, più un terzo legato all’assistenza sanitaria.

Ogni profugo potrà disporre di un codice fiscale che permetterà di accedere alle prestazioni del Servizio sanitario nazionale. Alle Regioni verrà invece garantito un rimborso forfettario di circa millecinquecento euro a cittadino, fino a un massimo di centomila persone.

L’ordinanza affronta anche un altro tema, quello dei minori non accompagnati, arrivati in massa dopo lo scoppio della guerra. Come osservato da Francesca Ferrandino, capo del Dipartimento immigrazione del Viminale, buona parte di loro è stata affidata alle famiglie, mentre un’altra parte ha raggiunto degli istituti individuati dai vari Comuni italiani. L’obiettivo è assicurare a questi ragazzi la massima protezione.

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