Export, i distretti umbri in ripresa rispetto al 2020

Discreti i dati provenienti dal monitor elaborato dalla Direzione studi e ricerche Intesa Sanpaolo: bene olio e abbigliamento

Circa cinquecentoquarantacinque milioni di euro di esportazioni da gennaio a settembre. Questo uno dei dati più significativi fatti registrare dai distretti umbri nel corso del 2021, anno in cui si è anche osservata una crescita rispetto a quello contraddistinto dall’avvento della pandemia.

I numeri oggi a disposizione provengono dal monitor elaborato dalla Direzione studi e ricerche Intesa Sanpaolo, che conferma l’espansione del distretto legato all’olio della Regione, capace di riportarsi ai livelli precedenti alla crisi generata dal Covid.

Bene, a quanto pare, anche il distretto del mobile dell’Alta valle del Tevere, che avrebbe già recuperato il valore delle esportazioni dei primi nove mesi del 2019 con una variazione del +3,7%. Il distretto della maglieria e dell’abbigliamento di Perugia, invece, sconterebbe un ritardo rispetto a tre anni fa.

Da segnalare, purtroppo, il calo delle vendite verso gli Stati Uniti e il Regno Unito: riguardo questi mercati, nessun distretto in particolare sarebbe riuscito a dare vita a un trend quantomeno positivo. Al di là di questo, le prospettive di crescita per i distretti umbri restano incoraggianti, anche alla luce della buona capacità di risposta fin qui mostrata e del progressivo avvicinamento ai livelli pre-crisi di export. L’obiettivo è di sostenere una crescita economica, impostando però con criterio il futuro.

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