L’aumento progressivo dei contagi e l’incertezza permanente continuano a tenere sotto scacco gli agriturismi del territorio, dove nelle ultime settimane si è registrato un crollo generale delle presenze, sia per i turisti stranieri che per quelli italiani. A lanciare l’allarme, in questo caso, Coldiretti Umbria, secondo cui le istituzioni dovrebbero attivarsi al più presto per garantire dei sostegni.
A conti fatti, i buoni risultati conseguiti durante l’estate non riescono a colmare i pesanti vuoti certificati di recente. Dunque è chiaro come le circa millequattrocento strutture sparse nella Regione, capaci di svolgere un ruolo importante per il turismo umbro, abbiano bisogno di ossigeno.
Elena Tortoioli, presidente regionale di Terranostra, ha confermato le numerose disdette pervenute anche durante le festività natalizie, di solito un periodo propizio per gli agriturismi. In tutto ciò, ad oggi risulta addirittura difficile fare previsioni per la prossima primavera.
Il quadro appare ancora più complicato se si considerano i rincari delle bollette e l’aumento dei costi di produzione. L’arrivo dei contributi previsti dal decreto del Ministero del Turismo dell’agosto del 2021, sostenuti proprio da Terranostra e Coldiretti, non riuscirebbe inoltre a garantire la sostenibilità economica e occupazionale delle tante strutture ancora operative.
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