Sanità, all’Ospedale di Terni calo degli interventi chirurgici

La Fp Cgil lancia l'allarme dopo gli ultimi dati raccolti: chiesti interventi immediati per invertire il trend
Ricoveri in calo rispetto a tre anni fa. A riferirlo, attraverso una nota, la Fp Cgil Medici dell’Ospedale di Terni, pronta a smentire l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, secondo cui i ricoveri del 2021 sarebbero in linea con quelli del 2019. Per il sindacato ci sarebbero delle incongruenze rispetto ai dati contenuti nell’ultimo report sull’andamento della pandemia.
Nella nota della Fp Cgil si legge come già verso la fine del 2019 l’attività chirurgica all’interno del presidio avesse subito un decremento, dovuto soprattutto alla carenza di anestesisti. Lo scorso anno, invece, sarebbero stati effettuati circa trecento interventi in meno, in regime di day surgery, rispetto proprio al 2019, con una penalizzazione della chirurgia di media e bassa complessità.
Per il sindacato bisognerebbe inoltre lavorare sulla gestione del personale infermieristico e di supporto, a quanto pare spostato di continuo da un reparto all’altro, senza che si tenga conto delle competenze specifiche dei singoli dipendenti. Il problema, tuttavia, riguarda la brusca riduzione delle sedute operatorie per la chirurgia programmata.
La Fp Cgil avrebbe individuato il modo attraverso il quale uscire dalla fase di stallo venutasi a creare: fondamentale, a tal proposito, riattivare il reparto di day-week surgery, così da recuperare i numerosi interventi messi in stand-by di recente. Solo in questa maniera verrebbe data una risposta efficace ai cittadini bisognosi di cure.
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