Una situazione sempre più difficile da gestire e decisioni importanti da prendere in tempi brevi. Alla luce dell’aumento dei costi energetici, Ugl ha organizzato a Roma un evento per ragionare su come pensare di ambire a un’indipendenza energetica auspicata da tante persone.
Diverse le forze politiche e gli industriali coinvolti, presenti sia in sede che da remoto e pronti a illustrare problematiche ed esigenze all’ordine del giorno in Italia.
Per Matteo Salvini, al tavolo insieme ai deputati Chiara Braga e ad Alessandro Cattaneo e al segretario generale di Ugl, Paolo Capone, quella energetica resta un’emergenza strutturale, non di passaggio. L’idea di puntare sul nucleare continua ad essere sostenuta e difesa, se non altro per ridurre i costi per il Paese e per seguire i modelli adottati da tempo da tanti altri Stati.
Rispetto a Salvini, Chiara Braga del Partito Democratico ritiene impraticabile la strada del nucleare, risorsa a suo avviso inquinante e antieconomica. Ad oggi, il gas rimane una fonte di transizione necessaria.
Una strategia chiara e unitaria continua a mancare. Mentre Ugl si auspica di aprire al più presto un tavolo di confronto tra Governo e parti sociali, resta centrale il ruolo degli investimenti in ricerca per superare le criticità del sistema industriale italiano.