Women of Change Italia continua il proprio impegno partecipando al grande evento del 23 dicembre per l’inaugurazione di Villa Gaia, casa di accoglienza per donne vittime di violenza. Un evento fondamentale in un anno in cui, a causa della pandemia, si sono registrati innumerevoli casi di violenza contro le donne.
Villa Gaia, non una casa di accoglienza in senso classico, è un luogo solidale auto-sostenibile in cui ospitare donne vittime di violenza e con bambini, in difficoltà economica e sociale, per riprogettare insieme a loro una nuova vita personale e professionale, per una rinascita all’insegna della serenità, dell’autonomia e della dignità.
Women of Change, nella persona di Anita Falcetta, fondatrice del movimento, ha svolto il fondamentale ruolo di connettore tra la Fondazione Villa Gaia e Autostrade per l’Italia, che ha sostenuto concretamente l’iniziativa con una donazione consentendo l’apertura di un tavolo che fosse proficuo e strutturato rispetto al grande progetto che si sta costruendo da mesi.
All’evento hanno preso parte, tra gli altri, il ministro Elena Bonetti, l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia e il management Hr, con il direttore Human Capital, Gian Luca Orefice. Il progetto Villa Gaia si concilia con Caschi Rosa, iniziativa umanitaria degli Stati Generali delle Donne e dell’Alleanza delle Donne, progetto a favore delle giovani donne afghane, anch’esso sostenuto da Women of Change Italia nell’ambito dell’alleanza.
«Il cambiamento alla base della società può avvenire soltanto attraverso il gioco di squadra», ha dichiarato Falcetta. Che ha poi aggiunto: «Women of Change è promotore della cooperazione tra organi diversi con il fine ultimo di produrre una concreta rivoluzione delle cose. Villa Gaia vuole essere un luogo e un centro di rigenerazione per tutte le donne che vivono un momento di difficoltà».
Molti i progetti che nasceranno all’interno di Villa Gaia: si avrà da subito un centro di documentazione e di ricerca sul lavoro delle donne, con la dotazione di un importante fondo di manoscritti, libri e materiale vario sul movimento delle donne, dal 1970 ad oggi, a cura di Marta Ajò. Oltre a questo, anche una biblioteca di genere.
A difesa della gender equality, e contro ogni discriminazione di genere, Women of Change Italia ha contestualmente creato una relazione tra il collegio di merito Villa Nazareth e la stessa Autostrade per l’Italia, che ha mostrato il suo impegno attraverso due borse di studio per le studentesse straniere in condizioni di fragilità.
Women of Change Italia, sempre nella logica del networking produttivo e sociale, in collaborazione con altre importanti realtà, ha prodotto di recente, attraverso la diffusione dello spot #storobbingwomen per la parità salariale, un grande tam tam sui social, contribuendo a creare nel dibattito pubblico e sociale una riflessione importantissima in un momento di grandi cambiamenti.
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