Informazione, ecco il Rapporto di Ugcons sulle fake news in tempi di pandemia

A Palazzo Wedekind di Roma la presentazione della ricerca promossa dall'Unione Generale Consumatori: sei cittadini laziali su dieci sanno cosa sia una fake news

Dati preziosi, frutto di un complesso lavoro di ricerca, sui quali riflettere attentamente. Presso Palazzo Wedekind, a Roma, si è tenuta la presentazione del Rapporto “Fake news e sfiducia, il ruolo delle associazioni consumeristiche per la ripartenza”: a promuoverlo Ugcons, ovvero l’Unione Generale Consumatori.

Al centro dell’indagine, legata al territorio laziale, il tema della comunicazione, nonché dell’informazione e delle fake news diffuse durante la pandemia, fenomeno che ha comportato un generale aumento di caccia a documenti e notizie su un nemico tanto temibile quanto sconosciuto.

L’analisi demoscopica, effettuata nel mese di ottobre di quest’anno, è stata condotta dal Prof. Roberto Baldassari dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma: il lavoro svolto è stato basato su ben millecinquecento interviste telefoniche e online valide e complete.

Stando ai dati raccolti, sei cittadini su dieci della Regione conoscerebbero il significato del termine fake news, e le donne sarebbero in prevalenza. Curioso però il fatto che, quando è stata chiesta la definizione di fake news, solo poco più della metà dei cittadini del Lazio abbia risposto correttamente.

Importante notare come, negli ultimi mesi, per informarsi sia aumentato sensibilmente l’utilizzo della radio (determinante, in tal senso, il ritorno dell’impiego delle auto). Complice la riapertura delle lezioni in presenza, la scuola e gli insegnanti hanno invece riassunto maggiore importanza, tornando ad essere dei riferimenti.

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