Emergenza sanitaria, arriva il nuovo decreto: nel weekend Italia in zona arancione

Previsto il divieto di mobilità tra le Regioni fino al 15 gennaio: cambia la soglia dell'Rt
Dopo il lungo confronto con le Regioni, nella giornata di domenica in Consiglio dei Ministri è arrivato un nuovo decreto legge che aggiorna le misure anti-contagio da coronavirus. L’indice di positività fermo al 13,8%, la pressione sugli ospedali con il nuovo aumento dei ricoveri, l’incidenza ancora ben al di sopra dei 50 casi ogni 100.000 abitanti e, soprattutto, la necessità di non arrivare alla 3^ ondata in piena campagna vaccinale, hanno spinto l’esecutivo ad intervenire nuovamente.
«Gli interventi fatti a Natale – dice il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia – hanno evitato che in Italia ci fosse il liberi tutti e non è possibile consentire l’arrivo della 3^ ondata, che è già in Europa». Il decreto prevede il divieto di mobilità tra le Regioni fino al 15 gennaio, fatti salvi gli spostamenti per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Ci si potrà inoltre spostare una sola volta al giorno per andare a casa di amici o parenti.
Nei giorni 7 e 8 gennaio sarà anche possibile spostarsi all’interno della propria Regione e riapriranno bar e ristoranti, con orario fino alle 18.00. Per il fine settimana del 9 e 10 gennaio, invece, scatterà la zona arancione in tutta Italia: niente pranzo o caffè fuori e spostamenti vietati tra i Comuni, ad eccezione dei movimenti da quelli con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 km dai relativi confini.
La vera novità si introduce però con l’articolo 2 del decreto: il Governo abbassa le soglie che fanno scattare la zona arancione o rossa. Se una Regione è in scenario 2 – dunque con un Rt da 1 a 1,25 – diventa arancione; se è in uno scenario 3 con Rt da 1,25 a 1,50 va invece in rosso. Il nuovo sistema delle fasce scatterà da lunedì 11.
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