In Umbria quasi un giovane su 10, in pratica il 9,5%, abbandona la scuola prima del tempo: un dato al di sotto della media nazionale che segna un tasso di dispersione scolastica del 13,5%. È quanto emerge dall’11^ edizione dell’Atlante dell’Infanzia a Rischio di Save The Children dal titolo “Con gli occhi delle bambine”.
Il rapporto mette in luce come, anche al di fuori della scuola, le opportunità di crescita culturale, emozionale e creativa, che possono permettere ai bambini e agli adolescenti di sviluppare pienamente la propria personalità, sembrassero minori già prima dell’arrivo del virus. Nel 2018-2019, in Umbria, più di 2 minori su 5 tra i 6 e i 17 anni non leggevano neanche un libro extrascolastico all’anno, mentre il 15,8% di quelli tra i 3 e i 17 anni non praticava alcuna attività sportiva.
«Nonostante l’impegno di tanti docenti ed educatori, il funzionamento a singhiozzo delle scuole e la didattica a distanza stanno producendo in molti bambini non solo perdita di apprendimento, ma anche perdita di motivazione nel proseguire lo studio», afferma Raffaela Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the Children.
Per quanto riguarda la possibilità di frequentare un asilo nido o un servizio per la 1^ infanzia, in Umbria nell’anno scolastico 2018-2019 solo il 20% dei bambini aveva accesso a servizi pubblici offerti dai Comuni. Questo dato, se non felice, risulta essere ad ogni modo migliore della media nazionale che si assesta al 13,2%.