Furto della reliquia di Karol Wojtyla a Spoleto: preso il ladro

Ancora nessuna traccia dell'oggetto sacro: l'impostore rintracciato grazie alle immagini delle telecamere del Duomo
Trovato l’autore del furto ma non c’è traccia della reliquia di Papa Giovanni Paolo II, sottratta il 23 settembre scorso nel Duomo di Spoleto: nuovo appello dunque per la restituzione dell’oggetto che dovrebbe essere in mano a ricettatori o collezionisti di genere.
L’indagine è stata condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Spoleto e dal Nucleo per la Tutela del Patrimonio culturale di Perugia, coordinati dalla procura della Repubblica spoletina. Le autorità ecclesiastiche hanno rivolto un accorato appello per la restituzione della reliquia, il valore della quale è definito esclusivamente devozionale, essendo di recente produzione.
Gli investigatori sono convinti che il reliquiario sia finito nelle mani di un rigattiere o, ipotesi considerata ancor più plausibile, ceduto a un collezionista attratto dalla figura del Pontefice, visto che quest’anno ricorre il centenario della sua nascita.
Sono state determinanti le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del Duomo di Spoleto per individuare il presunto autore del furto. L’uomo è stato infatti ripreso nelle fasi precedenti e nel momento dell’azione, nonché negli spostamenti successivi per i vicoli. I militari lo hanno poi seguito nel suo percorso verso la stazione ferroviaria, mentre saliva su un treno diretto a Foligno, per poi proseguire verso la sua abitazione, prendendo una coincidenza diretta in Toscana.
Le immagini del volto, parzialmente coperto da un cappello, estrapolate dai filmati, e le particolari caratteristiche fisiche, hanno fatto emergere i primi elementi per la ricerca. Una volta ricostruiti i movimenti, e dopo averne riferito gli esiti al magistrato titolare dell’indagine, la Procura della Repubblica di Spoleto ha emesso un decreto di perquisizione personale e locale a carico dell’indagato.
Il provvedimento è stato eseguito presso la residenza dell’uomo con l’obiettivo di ritrovare anzitutto la preziosa reliquia, nonché ulteriori elementi di prova. Dell’oggetto sacro però ancora nessuna traccia.
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