Emergenza Covid: l’Ospedale di Terni a rischio collasso

A lanciare l'allarme è Fabio Paparelli, consigliere regionale del Partito Democratico: riscontrato un forte stress organizzativo e sanitario

«L’Azienda Ospedaliera di Terni è ormai da giorni sottoposta a un forte stress organizzativo e sanitario che rischia di portarla verso il collasso», a parlare è Fabio Paparelli, consigliere regionale del Partito Democratico.

Nel lanciare l’allarme, Paparelli si auspica una pianificazione che permetta di gestire la nuova ondata di contagi da Covid senza arrivare a smantellare le strutture e ad esporre operatori e cittadini a forti rischi per la propria salute. Tutto ciò, secondo il Consigliere, si sarebbe dovuto fare mesi fa.
«Nonostante le sollecitazioni dei sindacati di categoria, degli operatori della sanità umbra e delle stesse forze di opposizione – aggiunge Paparelli – la Giunta regionale continua a non fornire risposte adeguate rispetto alla straordinarietà della situazione che si è venuta a creare».

Il caso dell’Ospedale di Terni, a quanto pare vicino alla saturazione, potrebbe essere solo il 1° di una lunga serie di strutture non più in grado di reggere l’onda d’urto della pandemia. Il dato più emblematico è che, ad oggi, i posti letto di terapia intensiva del nosocomio ternano risulterebbero già tutti occupati.

Grazie all’impegno degli operatori del Santa Maria, si starebbero cercando soluzioni in corsa per aggiungere altri 21 posti attraverso l’utilizzo della Recovery Room del blocco operatorio. Questo comporterebbe in ogni caso una drastica riduzione delle attività chirurgiche, senza contare l’accorpamento di reparti e il possibile trasferimento di alcuni pazienti ad Orvieto.

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