La Procura di Roma indaga sulla mancata consegna di milioni di mascherine alla Regione Lazio da parte della Eco Tech Srl. A quanto pare, l’ipotesi di reato sarebbe di inadempimento di contratto sulle pubbliche forniture. Ad essere parte lesa, nell’ambito della vicenda, l’ente pubblico.
I militari impegnati negli accertamenti avrebbero già acquisito i contratti stipulati in regime di emergenza Covid-19 oltre allo scambio di mail intercorso con la Pisana e la documentazione, fornita a sostegno della propria credibilità, da parte della società con base in Cina. Toccherà dunque alla Eco Tech dimostrare che i ritardi non sono imputabili a sue mancanze, con il rischio di veder aggravare in frode le accuse a suo carico se i dispositivi di protezione non dovessero arrivare nelle prossime ore.
La Regione avrebbe seguito le procedure dettate per questa specifica situazione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sul caso si è però mossa anche la Corte dei Conti: l’obiettivo sarebbe quello di risalire a un eventuale danno erariale per il quale non sarebbe necessario un dolo da parte dell’ente pubblico (eventualmente la “colpa” sarebbe quella di non aver fatto tutte le verifiche necessarie sulla società a cui veniva affidato un appalto così importante).