Nonostante il traffico pressoché nullo, la maggioranza delle centraline di Roma (10 su 13) hanno registrato un’elevata presenza di polveri sottili. Secondo Arpa Lazio, ciò sarebbe dovuto a delle polveri desertiche che in questi giorni avrebbero investito diverse Regioni. Nello specifico, si tratterebbe di particelle che nulla hanno a che vedere con il traffico o con il riscaldamento.
Insomma, un fenomeno che avviene più volte in un anno e che finisce per modificare i dati. Anche il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi, conferma la causa delle sabbie. «La centralina di Corso Francia o quella di Cinecittà, che sono in aree urbane, non hanno sforato, mentre ha superato i limiti, per esempio, quella dentro a Villa Ada. In questi giorni stiamo avendo la dimostrazione di come per avere una qualità migliore dell’aria sia necessario fermare le macchine».