Al Museo di Roma la mostra dedicata ad Antonio Canova: in sala sculture memorabili

Sono oltre 170 i lavori che costituiscono l'allestimento intitolato "Canova. Eterna bellezza", prodotto dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali insieme ad Arthemisia e realizzato in collaborazione con l'Accademia Nazionale di San Luca, senza dimenticare la Gypsotheca e il Museo Antonio Canova di Possagno

Tracce di pura classe riunite per dare vita a un allestimento sontuoso. Il Museo di Roma, noto anche come Palazzo Braschi, accoglie fino al prossimo 15 marzo la mostra curata da Giuseppe Pavanello che rende omaggio ad Antonio Canova, celebre scultore veneto attivo a cavallo tra Settecento e Ottocento il cui legame con la Capitale si consolidò ben presto (dal ’79, anno del suo trasferimento nella Città Eterna, questi vi si allontanò di rado).

Sono oltre 170 i lavori che costituiscono l’allestimento intitolato “Canova. Eterna bellezza”, prodotto dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali insieme ad Arthemisia e realizzato in collaborazione con l’Accademia Nazionale di San Luca, senza dimenticare la Gypsotheca e il Museo Antonio Canova di Possagno (a contribuire all’organizzazione, Zètema Progetto Cultura).

Le opere collocate nelle varie sale della struttura sono firmate sia dal noto autore che da altri colleghi operativi più o meno nello stesso periodo. Tramite ben 13 sezioni viene di fatto raccontata l’arte canoviana ma anche il contesto in cui lui stesso iniziò a farsi strada.

Di capolavori confezionati da Canova ce ne sono tanti, a partire da “Genio della Morte” del 1789 (proveniente da San Pietroburgo) fino ad arrivare a “Napoleone Primo Console”, datato 1801. Importante la presenza di altri grandi pezzi come “Paride” e “Maddalena penitente”.

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