Campi rom, il Viminale chiede ai Prefetti una mappa degli abusivi

Il Ministero degli Interni punta a ripristinare le condizioni di legalità: per le aree non "autorizzate" si parla direttamente di sgombero tramite l'esecuzione di ordinanze di demolizione

Un elenco preciso di tutte le aree situate sul territorio prima di attuare drastici provvedimenti. Con l’obiettivo di eliminare situazioni di degrado all’interno dei campi rom di tutta Italia, il Viminale invia una circolare ai Prefetti della Repubblica chiedendo di ricevere entro 15 giorni un dossier sulle baraccopoli situate nelle periferie cittadine (il contributo dovrà essere mandato all’Ufficio di Gabinetto).

Il Ministero degli Interni punta nello specifico a definire strategie condivise finalizzate al ripristino delle condizioni di legalità, anche nelle strutture “autorizzate”; per quelle abusive, spesso di dimensioni ridotte rispetti alle aree in cui risiedono i nomadi, si parla direttamente di sgombero tramite l’esecuzione di ordinanze di demolizione.

In merito alla Capitale, sembra che Matteo Salvini voglia quasi intervenire sul piano di chiusura e superamento dei campi firmato da Virginia Raggi nel 2017, contraddistinto da un pacchetto di misure applicate in tempi lenti, nonché con scarsi risultati.

Lo scorso anno venne chiuso il Camping River, con diverse famiglie finite per strada. Di aree simili, a Roma, se ne contano 6. Poi ci sono una decina di zone cosiddette “tollerabili” senza contare i circa 300 insediamenti irregolari sparsi sul territorio. Proprio quelli non potranno mancare nella futura e urgente mappatura.

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