Economia: continua la crisi per le imprese del ternano

Continua la crisi per le imprese che operano nel ternano, trainano solo le imprese straniere. Per il presidente della Camera di Commercio di Terni, Flamini: “Servono ulteriori misure per la crescita”

Il primo trimestre del 2019, per l’economia ternana, inizia con il segno meno, è infatti negativo il saldo tra le imprese che hanno aperto e quelle che hanno chiuso l’attività. Tra gennaio e marzo si sono iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Terni 438 aziende a fronte di 478 che hanno chiuso nello stesso periodo.

I fallimenti sono stati 14, il settore economico che nel primo trimestre ha sofferto di più è stato quelle delle attività manifatturiere che ha registrato 4 fallimenti, 3 sono state nel comparto delle costruzioni.

Decisamente dinamico il tessuto imprenditoriale straniero. Da gennaio a marzo sono state 103 le aziende che si sono iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Terni. Un vero balzo in avanti a livello percentuale: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno il salto è del 151% .

Tra i settori in crescita vorticosa quello dei servizi alle imprese, seguono il commercio e le costruzioni. Arretra invece la componente straniera nel settore dell’industria.

Questi i dati che emergono dal cruscotto di indicatori statistici, realizzato da Infocamere ed elaborato dall’Ufficio Informazione economica della Camera di Commercio di Terni,

Anche questo primo trimestre dell’anno segna il perdurare della crisi per le imprese femminili. Nei primi tre mesi del 2019 il territorio registra il 15% in meno di iscrizioni (sono state 91 in valore assoluto), con flessioni del 63% nel settore cooperativo e nell’industria del 50%. Il dato occupazionale registra invece una sostanziale tenuta.

L’andamento del tessuto economico è la fotografia in chiaro scuro delle difficoltà che sta attraversando il nostro territorio in cerca di chiavi di volta per il rilancio – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Terni, Giuseppe Flamini – il nostro Ente camerale dispone di strumenti a sostegno delle imprese che vanno nella direzione di far crescere le competenze degli imprenditori, del personale, che offrono voucher per agganciare le nuove opportunità offerte dall’economia digitale. Sosteniamo l’internazionalizzazione e stiamo lavorando, insieme alle altre Istituzioni, per far crescere il richiamo turistico del nostro territorio con il brand Terre di San Valentino in cui crediamo molto e non solo”. “Ma è certo che servono misure straordinarie per la crescita – conclude Flamini – il Pil della nostra regione è ormai agganciato a quello delle regioni meridionali e la disoccupazione giovanile ha raggiunto i livelli di guardia, mi auguro che si riescano intanto a cogliere le opportunità offerte dal riconoscimento di area di crisi complessa e che arrivino a concretezza le ipotesi di nuovi importanti insediamenti industriali sul territorio”.

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