“Non posso aumentare la tassa se i romani si affacciano e vedono lo sterco sotto casa”. Hanno fatto scalpore le registrazioni audio diffuse dal settimanale Espresso che rivelano le conversazioni intercorse tra la sindaca di Roma e l’allora ad di Ama, Lorenzo Bagnacani. Motivo del contendere l’approvazione del bilancio della municipalizzata che l’amministrazione Raggi chiedeva invano fosse chiuso in rosso. Il rifiuto di Bagnacani gli costò il posto. Le registrazioni secondo l’ex ad dimostrano le pressioni indebite del Campidoglio. Ma la sindaca sostiene che la reticenza del capo di Ama fosse dovuta alla volontà di percepire dei premi aziendali. Adesso i legali della sindaca starebbero valutando l’opportunità di sporgere querela per calunnia e diffamazione. Intanto i guai di Roma si intrecciano con quelli del governo alle prese con l’indagine che coinvolge il sottosegretario della Lega, Armando Siri, per il quale il Movimento 5 stelle ha auspicato le dimissioni. La Lega, che nega l’esistenza di una questione Siri, da giorni spara invece sulla prima cittadina e ribadisce l’opportunità che la sindaca faccia un passo indietro. Lapidario Matteo Salvini che afferma: “Se un sindaco dice ho la città fuori controllo allora non va, cambia mestiere amica mia”. Non tarda ad arrivare la replica della Raggi che invita il ministro dell’Interno a stare meno in tv e a lavorare di più.
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