Da una parte opere sontuose, dall’altra informazioni utili per contestualizzare quanto visibile in sala. Rimarrà aperta al pubblico fino al 16 maggio, presso la Casa della Memoria e della Storia di Roma, la mostra intitolata “Elica Balla, l’arte in tempo di guerra”.
Curato da Bianca Cimiotta Lami e Simone Aleandri, l’allestimento permette di riflettere sul modo di produrre arte in casa Balla durante il conflitto mondiale. Al tempo, creare in ambienti chiusi comportò delle inevitabili variazioni a livello di tecnica. Convinto della validità della proposta, un esperto del settore come Fabio Isman lancia un appello alle istituzioni.
Nata nel 1914 e morta nel 1993, Elica Balla è riuscita gradualmente a dimostrare di possedere una profonda sensibilità artistica. La mostra a lei dedicata mette in risalto componimenti di chiara matrice intimista.