“Se la città è sporca pgheranno i dirigenti”. Questo una delle principali novità del nuovo contratto che dovrà legare per i prossimi tre anni il Campidoglio e la municipalizzata AMA, al momento ancora senza CdA. Un contratto flessibile da aggiornare anno per anno in base ai servizi necessari ai cittadini, ma che di base prevederà il pagamento delle multe (milionarie) per sacchetti di spazzatura non raccolti ( 8,2 m,ilioni solo nel 2017) da parte dei dirigenti dell’azenda. Città sporca uguale niente premi di produzione per loro.
Entra inoltre in gioco in maniera attiva la cittadinanza, chiamata a continuare quel compito da Grande Fratello che già compie (visto che solo nell’ultimo trimestre AMA ha ricevuto ben 362mila reclami): spetterà a loro infatti dare un parere sulla raccolta porta a porta, votata da un panel di associazioni e comitati. Novità anche sullo spazzamento delle strade , uno dei tasti piàù dolenti dei disservizi di AMA registrati dai romani: si potrà infatti sapere chi come e quando spazzerà un determinato tratto stradale, con i turni pubblicati sul sito di AMA. Anche qui, il grande occhio cittadino potrà aiutare, segnalando eventuali discordanze tra quanto pubblicato e la realtà dei fatti.
Tutte idee partorite dalla dirigente a capo della commissione che ha rivisto il contratto di servizio Laura D’Aprile e proveniente direttamente dal Ministero dell’Ambiente per salvare il salvabile e cercare di non far naufragare Roma in una nuova emergenza rifiuti, tra bilanci bocciati e Tmb bruciati. Necessario un esterno, visto che oltre al CdA di AMA al momento a Roma Capitale continua a mancare anche un’assessore ai rifiuti (delega spacchettata da quella ambiente dopo l’addio di Pinuccia Montanari proprio a causa della faccenda AMA e al momento rimessa alle responsabilità della Sindaca).
Prima di poter dare il via alle nuove misure bisognerà attendere almeno due mesi, e le sicure controazioni dei dirigenti AMA in particolare sul capitolo sanzioni. Un modello di cittadinanza partecipata in stile grillino. Chissà che così le segnalazioni dei cittadini, già numerosissime anche senza il nuovo contratto in vigore, saranno finalmente ascoltate.