A Palazzo Senatorio la volontà è quella di andare fino in fondo, inducendo sempre più persone a prediligere il trasporto pubblico evitando spostamenti con la macchina. Una filosofia del genere spinge l’amministrazione capitolina a cambiare le carte in tavola partendo dalle modalità di sosta.
Uno degli interventi più immediati riguarderebbe la rimozione delle strisce bianche sia dalle zone del Centro Storico, sia da quelle incluse nell’anello ferroviario: al loro posto le “blu”, con un aumento del ticket nelle aree a più alta frequentazione.
Nel piano preparato dall’Agenzia della Mobilità sarebbe stabilito un innalzamento della tariffa per la sosta di un’ora: dagli 1,20 di euro, si passerebbe a 3. Dentro l’anello ferroviario si pagherebbe 1,50, mentre 1 euro all’ora sarà necessario per parcheggiare nelle zone 3, 4, 5 e 6, arrivando fino ad Ostia.
I vari comitati non condividono una politica simile. A far discutere è soprattutto il quasi certo nuovo obbligo per chi risiede in delle specifiche vie e piazze commerciali della città come viale Libia, viale Eritrea, via Appia Nuova, via Magna Grecia, via Cola di Rienzo, via Candia e viale Giulio Cesare. Le persone che abitano lì non saranno più esentate dal pagamento della sosta.
Un ritorno al passato, viene da pensare. Soprattutto dopo che nel 2014 il Tar stabilì di lasciare tratti riservati al parcheggio gratuito. Tuttavia una recente sentenza della Corte di Cassazione ha accertato come nelle zone di rilevanza urbanistica le strisce blu possano rappresentare il 100% della sosta.
Sempre nelle zone 1 e 2, ovvero Centro Storico e anello ferroviario, saranno aboliti gli abbonamenti mensili e le tariffe forfettarie, mentre in tutta la città verrà introdotta una tariffa agevolata per la sosta breve: 20 centesimi per 15 minuti.