Rifiuti di Roma Capitale a rischio

Dopo l'elezione a Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio parla ai nostri microfoni del dilemma "rifiuti capitolini"

Le elezioni regionali in Abruzzo hanno suscitato non poco clamore. Dalle ragioni politiche, e cioè la sconfitta dei DEM e la fuga degli elettori dal Movimento 5 stelle, letteralmente crollato del 20% nella regione, verso il centro destra, ma si apre anche il dilemma rifiuti.

Corsa in aiuto della regione lazio e della Sindaca di Roma Virginia Raggi per affrontare l’emergenza (cronica) sui rifiuti, la Regione Abruzzo potrebbe cambiare idea e rivedere l’accordo riconfermato in piena crisi post-rogo del Tmb salario e stipulato dal precedente presidente di regione che prevedeva l’arrivo di 70 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati romani raccolti da AMA per tutto il 2019. al costo di 135 euro a tonnellata.

Il neo presidente Marsilio spiega così ai nostri microfoni la presa di posizione.

Senza assessore, senza più l’aiuto dell’attigua regione abruzzese e con la municipalizzata per la gestione dei rifiuti sempre più in crisi, Roma Capitale dovrà accelerare i tempi sulla creazione di nuove discariche nel territorio laziale, con buona pace dei comuni e dei residenti.

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