Ecco il nuovo Piano di Protezione Civile: modifiche in base ai cambiamenti climatici

Tra le priorità individuate, l'adeguamento delle attività di previsione, prevenzione e tutela dai rischi adattate alle più recenti modifiche urbanistiche: di estrema utilità il lavoro di condivisione sia con i Municipi della Capitale, sia con i gruppi della Polizia locale

Circa 10 anni di attesa per mettere a punto uno strumento operativo essenziale: Roma Capitale si dota finalmente di un nuovo Piano di Protezione Civile, concepito con l’obiettivo di gestire le emergenze coordinando al contempo le operazioni di soccorso.

Un’azione resa necessaria dalla consapevolezza dei cambiamenti climatici così come delle modifiche territoriali registrate in appena 2 lustri: il testo approvato dalla giunta grillina subentra a quello in vigore, datato 2008.

Tra le priorità individuate, l’adeguamento delle attività di previsione, prevenzione e tutela dai rischi adattate alle più recenti modifiche urbanistiche. Di estrema utilità il lavoro di condivisione sia con i Municipi della Capitale, sia con i gruppi della Polizia locale. Come sottolinea Virginia Raggi, la partecipazione non si ferma qui ma proseguirà con il coinvolgimento della popolazione e delle diverse organizzazioni di volontariato.

Articolato in 8 fascicoli, il Piano affronta tematiche di vario tipo che vanno dalle informazioni generali al rischio idraulico, dalla neve e il ghiaccio al rischio sismico. Il direttore del Dipartimento Sicurezza e Protezione Civile di Roma Capitale, Diego Porta, afferma: «Il prossimo passo, da realizzare nell’anno in corso, sarà un sistema di allertamento della popolazione in caso di emergenza».

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