Roma capitale entra nell’era 4.0 del monitoraggio del consumo del suolo e del rischio idrogeologico nei suoi territori grazie ad un progetto di 12 mesi e oltre 6.00 ore di attività realizzato in collaborazione con l’istituto superiore di protezione ambientale e con il contributo dei volontari del Servizio Civile.
In questi ultimi anni, infatti, abbiamo perso 30 mila ettari di suolo (il 23,5% del territorio romano. Pensate al circo massimo come ad una formina per cucinare grande come il circo massimo mentre la pasta frolla è roma capitale. Ora fate 3.600 buchi. Ecco quanto territorio abbiamo consumato.
Mappe e dati che ora saranno alla disposizione della politica ma anche dei cittadini, i primi che in caso di dissesti o calamità idrogeologiche, pagheranno le conseguenze.