Cultura, al Maxxi la mostra “La strada. Dove si crea il mondo”

L'obiettivo di chi ha concepito l'allestimento, pervaso da manifesti, videoinstallazioni, foto e non solo, è stato fin da subito quello di evocare una vera e propria strada-museo, coniugando le azioni alle ricerche urbanistiche e architettoniche

La strada come luogo di incontro, conoscenza, da intendersi però anche come campo di battaglia intellettuale, sociale e politico. Parte da queste considerazioni la grande mostra allestita al Maxxi e visitabile fino al 28 aprile. Supervisionata da Hou Hanru insieme a tutto lo staff curatoriale e di ricerca del museo, “La strada. Dove si crea il mondo” risulta essere un enorme concentrato di stili, linguaggi, atmosfere differenti. Più di 200 le opere esposte, con un numero di artisti coinvolti pari a circa 140. Ognuno di loro si è impegnato a rappresentare la strada stessa identificandola non come un qualcosa costruito dall’essere umano, bensì in quanto luogo attraversato da molteplici significati, territorio di sperimentazione di pratiche di nuove tecnologie, vetrina di progetti nati dalle esigenze delle comunità che la vivono.

L’obiettivo di chi ha concepito l’allestimento, pervaso da manifesti, videoinstallazioni, foto e non solo, è stato fin da subito quello di evocare una vera e propria strada-museo, coniugando le azioni alle ricerche urbanistiche e architettoniche. Stavolta il Maxxi sembra volersi fare portavoce di una riflessione attenta sul futuro della vita e della società civile, nonché sulla reale funzione delle istituzioni culturali e artistiche. Il percorso include soprattutto opere site-specific ed eventi transdisciplinari. Chiaro l’intento di organizzarlo per temi quali le azioni pubbliche, la politica, la vita quotidiana, la comunità, l’innovazione.

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