“l’Italia deve proporsi come protagonista di una nuova Europa, che punti alla crescita sociale, agli investimenti e all’integrazione”. Una posizione nazionalista in un ottica europea, quella promossa dal Presidente della regione Lazio e candidato alle primarie del Partito Democratico Nicola Zingaretti.
Che parlando alla stampa estera ha sottolineato la sua visione in vista dell’elezione del Segretario del PD e delle elezioni europee dalla cui corsa Zingaretti si è escluso.
Un Europa che riparta dai cittadini ed in particolare dai giovani per informarli e farli riavvicinare all’idea che condividere ed aprirsi al mondo non sia un modo per perdere se stessi e le proprie identità ma anzi rafforzarle nel confronto.
Fallita evidentemente la fase di austerity, l’Europa del futuro deve puntare su investimenti, ricerca, infrastrutture, perdendo così quella veste da maestra cattiva che con la penna rossa corregge conti e bilanci. “Non è colpa dell’europa se lo spread sale o se le previsioni economiche dei singoli Paesi non tornano. Bisogna smettere di dare la colpa all’unione ed iniziare a ripensarci parte di una grande visione di unità sociale in cui l’Italia può giocarsi u ruolo di primo piano”, a sottolineato il Zingaretti.
Il quale sottolinea che alleanze andranno ricercate sia tra i partiti vicini alle visioni della sinistra che tra i movimenti più nazionalisti.
E risponde a chi vede in questa presa di posizione – alla luce dei sondaggi che danno i partiti sovranisti in forte crescita e prevedono invece una probabile sconfitta dei partiti socialisti e popolari alle europee di marzo 2019- l’inizio di una leadership finita già in partenza la necessità di unire il fronte delle sinistre europee su una linea europeista innovativa. Perché come ricorda, le previsioni elettorali si avverano ma a volte no.