Stadio Roma. Chiesto rinvio a giudizio per Parnasi e altri 19 indagati

Le indagini della procura di Roma volte ad accertare l'esistenza di un giro di favori e consulenze per ottenere il sì alla costruzione dello stadio della Roma, si sono concluse

Luca Parnasi, ex amminstratore unico di Eurnova, Luca Lanzalone ex presidente di Acea e poi i politici Adriano Palozzi, ex vicepresidente del consiglio regionale del Lazio per Forza Italia, Michele Civita, ex assessore regionale e attuale consigliere del Pd, Davide Bordoni, consigliere capitolino di Forza Italia e il soprintendente ai beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti. Sono nomi illustri quelli che rischiano di andare a processo per la cosiddetta stadiopoli. La procura ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per gli indagati. Le indagini della procura di Roma volte ad accertare l’esistenza di un giro di favori e consulenze per ottenere il sì alla costruzione dello stadio della Roma, si sono concluse. A confessare di avere pagato esponenti del mondo politico lo stesso Parnasi che aveve giustificato il suo comportamento affermando che “Sono i politici a cercarti per essere finanziati, e se non lo fai sei fuori dai giri che contano”. La vicenda giudiziaria ha rischiato di bloccare l’iter per l’autorizzazione alla costruzione dello stadio. Dopo tutto lo stadio si farà, hanno rassicurato dal Campidoglio, poiché le procedure approvate sinora non sono starte inquinate dal comportamento di Parnasi e compani che sono ormai fuori dalla partita. E l’ironia della sorte potrebbe vedere posata la prima pietra della struttura di Tor di Valle proprio mentre si trova a processo chi, per la sua costruzione, si è sporcato le mani.

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