Un patrimonio mobiliare e immobiliare considerevole, del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, per un valore complessivo pari a quasi 19.000.000 di euro. Ecco le cifre che caratterizzano l’operazione “Apogeo” conclusa dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia capitolina.
Nel mirino degli investigatori, ancora una volta, gli Spada. Carmine, Ottavio, Armando, Roberto e Claudio Galatioto: gli approfondimenti economico-patrimoniali condotti nei confronti dei soggetti in questione hanno permesso di documentare nuovamente l’illegale operatività del noto sodalizio a Ostia, accertando la tendenza a praticare reati di vario tipo come intimidazione, usura, traffico di droga ed estorsione.
Le verifiche eseguite dalle Fiamme Gialle hanno permesso di comprendere quanto, nel tempo, il modus operandi della temibile cosca abbia inquinato l’economia legale del Municipio X. Tutto ciò in seguito al reimpiego di particolare condotte illecite attraverso la costituzione di imprese di vario tipo.
Da segnalare come i beni posti sotto sequestro, per quanto riconducibili agli Spada, sarebbero in gran parte intestati ad altre 47 persone apparentemente estranee al contesto criminale.