Roma 2030: la CCIAA getta uno sguardo sul futuro della Capitale

Alla presentazione della ricerca è intervenuta anche la Sindaca Raggi

É la fotografia di come Roma sarà tra 12 anni se le principali tendenze socioeconomiche si manterranno in atto. La ricerca “Roma 2030. Scenari di sviluppo nel prossimo decennio”, promossa dalla Camera di Commercio e condotta dallo Studio De Masi, ci dice che il rischio di declino e di marginalità per la Capitale d’Italia persiste, ma che per fortuna si intravvedono anche possibili anticorpi.
E dunque: dalle risposte fornite dagli 11 esperti di settore intervistati dai ricercatori, emerge come Roma potrebbe ulteriormente accartocciarsi in una spirale di scarsa innovazione, povertà infrastrutturale, assenza di progettualità, diseguaglianze crescenti, sfiducia e isolamento.
Per invertire la rotta, occorre ripartire dall’innegabile patrimonio unico al mondo e dall’apporto di una grande risorsa umana che in questi ultimi anni non ha mai smesso di crescere.
Lo studio è stato poi commentato da tutti i dirigenti delle associazioni imprenditoriali romane e dalla prima cittadina Virginia Raggi, che ha voluto lanciare da subito un appello a fare sistema.
Al tempio di Adriano, tutti si sono detti pronti ad accettare la sfida: se si è trattato di presa di coscienza o di ennesima manifestazione velata di sfiducia, lo sapremo ben prima del 2030.

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