Stadio della Roma, Virginia Raggi in procura: i lavori rischiano di slittare al 2022

A detta dei pm, Luca Lanzalone, ingaggiato a costo zero dal Comune, sarebbe stato remunerato dal costruttore Luca Parnasi per poi favorirlo

Un particolare dopo l’altro. Elementi destinati a far comprendere la complessità di una vicenda sempre più anomala e sconcertante. «Luca Lanzalone mi fu presentato da Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede», è quanto avrebbe affermato Virginia Raggi nel corso dell’interrogatorio che si è tenuto in procura. Il diretto interessato, ormai ex presidente di Acea, rilancia dichiarando di non aver avuto incarichi precisi. A detta dei pm, l’avvocato ingaggiato a costo zero dal Comune sarebbe stato remunerato dal costruttore Luca Parnasi per poi favorirlo. Giorgio Martellino, persona incaricata di difenderlo in questo momento, parla con la stampa a margine del confronto con gli investigatori. Riguardo l’impianto, è abbastanza chiaro che la sua eventuale costruzione sarà contraddistinta da tempi lunghissimi. Il piano mobilità va praticamente rifatto, ragion per cui si parla di 2022 come anno ideale per far entrare nel vivo i lavori.

Quello appena trascorso è stato un venerdì a dir poco rovente. Prima la visita in Campidoglio di Mauro Baldissoni, direttore generale dell’AS Roma intenzionato ad incontrare il sindaco della Capitale con l’obiettivo di stabilire o no se ci siano i margini per portare avanti l’iter; quindi l’interrogatorio del primo cittadino romano, abile a dileguarsi per sfuggire all’assalto della maggior parte dei cronisti pronti però ad intercettare il legale di Michele Civita, Luca Petrucci. L’ex assessore regionale è coinvolto nello scandalo alla luce dei non più segreti confronti con Luca Parnasi.

Se il numero delle persone arrestate ammonta a 9 (tra loro Lanzalone, Civita, Parnasi stesso e 5 suoi collaboratori), la lista degli indagati conta più di 25 soggetti e si allunga con Giovanni Malagò. Il presidente del Coni avrebbe chiesto un aiuto per il compagno di sua figlia Ludovica ritenendosi disposto a intervenire su un elemento piuttosto importante relativo al fantomatico progetto, vale a dire il parcheggio della struttura. «Voglio chiarire subito questa vicenda», dichiara Malagò.

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