Virginia Raggi sentita in procura sullo stadio della Roma.

La sindaca ha risposto come persona informata dei fatti. Anche Giovanni Malagò indagato

Anche Malagò tra gli indagati. Non si arresta il vortice creato dall’inchiesta sul progetto dello stadio della Roma e trascina con sé un altro nome illustre. Secondo la procura di Roma, il numero uno del CONI avrebbe chiesto un lavoro per il compagno della figlia Ludovica, in cambio avrebbe modificato il parere del Comitato Olimpico sul parcheggio della struttura, che da non conforme è diventato conforme. Intanto le indagini non si fermano e Virginia Raggi è stata sentita in procura per chiarire il ruolo giocato da Luca Lanzalone nalla trattativa tra Roma Capitale e Eurnova, la società presieduta da Luca Parnasi, finito in carcere con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. La prima cittadina di Roma deve spiegare perché Lanzalone è stato investito di una responsabilità così grande. Intanto ad essere in pericolo è la stessa realizzazione dello stadio. Prima di andare in procura La Raggi ha incontrato il direttore generale della società giallorossa, Mauro Baldissoni. Ma la sindaca non ci sta ad essere additata come responsabile e sottolinea di ritenersi parte lesa insieme ai romani. D’altronde, sottolineano in Campidoglio, la stessa procura ha giudicato gli atti della procedura appartentemente validi.

In ogni caso slitterà non di poco la posa della prima pietra. Si calcoola che passerà almento un anno prima che il progetto possa iniziare.

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