Avevano inserito una microcamera ed un registratore skimmer all’interno di un bankomat posto nella zona arrivi dell’aeroporto di Fiumicino. Così due cittadini bulgari con precedenti penali erano riusciti a carpire migliaia di codici pin di altrettante carte di credito utilizzate dai viaggiatori dello scalo. Le loro vittime d’elezione erano cittadini stranieri appena giunti nel nostro Paese e che si sarebbero accorti solo al rientro a casa che delle cifre ingenti erano state prelevate dai lori conti. Gli agenti della polizia di frontiera di Fiumicino hanno arrestato i due dopo una lunga indagine. Durante un appostamento la polizia giudiziaria ha colto sul fatto i due mentre ritiravano lo skimmer nascosto sul bankomat. Una volta pedinati i due hanno involontariamente condotto gli agenti nel loro covo, dove sono stati ritrovati centinaia di supporti informatici contenenti dati sensibili di migliaia di passeggeri. Dalle prime indagini sembra che i due non avessero ancora utilizzato la mole di dati in loro possesso.

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