Centro massaggi hot a Roma e Pomezia. 5 arresti per sfruttamento della prostituzione

A prostituirsi, anche all'insaputa dei mariti, ragazze italiane e dell'Est Europa

Un’offerta di lavoro come segretaria che si rivela essere un annuncio per prostituirsi. La denuncia di una giovane in cerca di occupazione, che dopo avere risposto ad un annuncio online si è vista fare la proposta indecente, ha dato il via all’operazione dei carabinieri di Pomezia che hanno arrestato 5 italiani, 4 uomini e una donna, con l’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. I cinque avevano aperto due centri, uno a Pomezia, in via dei Castelli Romani, e l’altro a Roma, in via Antonio Pacinotti. Le strutture, mascherate da centro massaggi, in realtà erano dei luoghi in cui i clienti potevano chiedere anche prestazioni sessuali. Tra le dipendenti ragazze dell’Est Europa e italiane che, è stato appurato, si prostituivano anche all’insaputa dei mariti. Il 60% di quanto guadagnato dalle massaggiatrici-prostitute veniva versato ai due gestori dei centri, adesso rinchiusi nel carcere di Velletri. Per gli altri tre arrestati, che favorivano l’attività di prostituzione, sono stati disposti gli arresti domiciliari.

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