Giurisdizione ordinaria e sportiva, Unipegaso promuove una giornata di studio

Avvocati, giuristi e giudici sportivi hanno discusso delle soluzioni dei possibili conflitti tra le due sfere

Lo sport è un patrimonio comune, che però affonda le radici in una vera e propria industria dai fatturati via via crescenti.
Conciliare le due esigenze significa anche fare chiarezza sugli aspetti giuridici connessi e tracciare linee ben precise tra i confini riservati alla giurisdizione ordinaria e a quella sportiva.
Una riflessione in cui si è addentrata l’Università Telematica Pegaso, promuovendo il convegno “La specificità dello sport nel diritto vigente”.
Tra i relatori, avvocati, docenti universitari e giudici sportivi. La discussione ha preso le mosse da alcune sentenze epocali degli ultimi anni.
Il rischio di conflitto giurisdizionale è un tema che, ovviamente, si ripercuote anche a livello di diritto europeo.
Una delle conclusioni della giornata è stata che il business ben regolato facilita l’accesso ai grandi eventi sportivi, anziché creare delle barriere. Il caso degli stadi inglesi è emblematico.
Garantire la specificità degli ordinamenti sportivi per tutelare, in ultima istanza, il valore sociale dell’agonismo: al netto degli eccessi, sembra essere questa la bussola del capitalismo sportivo bene temperato.

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