Le organizzazioni mafiose, il tessuto imprenditoriale colluso, le pubbliche amministrazioni infiltrate. Tre elementi di una trama criminale sempre in mutamento, spesso più velocemente della capacità della giustizia di stare al passo.
Una questione scabrosa, su cui in Italia la verità è sempre a rischio di insabbiamento. Una denuncia che è anche un cavallo di battaglia di una delle forze politiche che al momento rivendicano la guida del governo: è anche per questo che l’amministrazione pentastellata del Campidoglio ha patrocinato e animato il convegno organizzato dalle associazioni Themis&Metis e AIGA dal titolo “Mafia 2.0 – Azioni di Contrasto da parte dello Stato”.
L’iniziativa – che, per i toni polemici, in alcuni momento ha assunto quasi le parvenze di una conferenza stampa di partito – ha visto la partecipazione del presidente dell’Assemblea Capitolina De Vito e della Sindaca Raggi, i quali hanno rivendicato con forza la discontinuità dell’attuale guida di Roma rispetto al passato.
Ospiti d’onore, il direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio e il magistrato della procura nazionale antimafia Nino Di Matteo.
Tra gli altri interventi, quello del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma – nonché recente candidato 5 stelle al Senato – Mauro Vaglio, dal quale è giunto l’auspicio che il prossimo governo provveda a incrementare il numero degli agenti delle forze dell’ordine impegnati nella lotta alla criminalità organizzata.
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