Roma finisce sulle pagine del quotidiano inglese The Guardian. Ma a far parlare di sé non è la sua grande bellezza, piuttosto è la sua cronica incapacità di accogliere. Il quotidiano inglese racconta l’evoluzione, o sarebbe meglio dire l’involuzione, della gestione dell’accoglienza dei migranti a Roma partendo dallo sgombero di via Curtatone fino ad arrivare all’accampamento di tende di Santissimi Apostoli, a due passi dall’Altare della Patria. Sui cancelli della chiesa dei teli fanno da scudo alla miseria di chi è costretto a vivere in una tenda ed a cibarsi delle donazioni di poche associazioni che si sostituiscono allo stato e pensano ai più deboli. Le testimonianze di chi vive in condizioni di indigenza pur avendo ottenuto lo status di rifugiato gettano un’ombra non soltanto sulle capacità amministrative di governo e Roma Capitale ma anche sulla sensibilità dei cittadini ad un tema come quello dell’accoglienza che viene continuamente strumentalizzato in campagna elettorale. E la città è costretta a riconoscersi nel ritratto di un luogo sempre più inospitale e incapace di mostrare la propia umanità.
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