Virginia Raggi partecipa in Campidoglio alla celebrazione del Giorno del ricordo. Diverse iniziative sono state organizzate in città per ricordare gli italiani che furono vittime delle foibe o che furono costretti ad abbandonare le proprie terre in Istria, Dalmazia e a Fiume in un esodo che iniziò a partire dalla fine della seconda guerra mondiale a seguito del passaggio di quei territori sotto il controllo jugoslavo. Si tratta di un capitolo storico del quale si è iniziato a parlare con obiettività solo negli ultimi anni. Prima la divisione del mondo in due blocchi contrapposti impediva di fatto un dibattito costruttivo sul tema, ma proprio vicende dolorose come questa spinsero verso la nascita di organizzazioni come le Nazioni Unite prima e L’unione Europea poi. Ricordare non solo per non dimenticare, ma per fare tesoro di quanto accaduto al fine di cementare le basi di una società costruita su valori universali.
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